Venerdì sera alle 20 andrà in scena l’ultimo atto del bilancio di previsione per il triennio 2026/2028. Il Consiglio comunale di Brugherio dovrà quindi decidere dove stanziare i fondi e dove raccoglierli in vista dei prossimi interventi. «La situazione nel complesso è positiva, perché il bilancio regge ed il Comune è solido anche per quanto riguarda la cassa – spiega l’assessore alla partita Massimiliano Balconi –. Bisogna però concentrarsi sui servizi fondamentali da fornire ai cittadini, concentrandosi meno sulle cose futili e guardando agli obiettivi veri. Come in tutte le coalizioni, le visioni possono essere un po’ diverse, ma la volontà è di andare uniti».

Assessore, qual è, in sintesi, la sua valutazione su questo bilancio?
«Il tema più importante è, secondo me, l’avere presentato il bilancio nei termini, come negli anni precedenti. È molto importante non andare in esercizio provvisorio. È stato molto difficile chiuderlo perché c’è un’incidenza sempre maggiore delle spese correnti e le entrate rimangono fisse. Il bilancio però quadra e, sul lato degli investimenti e sull’utilizzo dell’avanzo, si sta lavorando bene».
Ma non si è riusciti a diminuire il carico fiscale…
«Gli enti locali sono sempre più bistrattati a livello sovracomunale e non si è riusciti a farlo. Il bilancio del Comune si regge soprattutto sulle entrate tributarie. Quelle extratributarie – come quelle del codice della strada – sono in diminuzione, ma in un Comune come Brugherio restano importanti. Ma, al di là dei colori politici, il bilancio di un ente non dovrebbe reggersi su queste voci. E su questo stiamo lavorando in modo puntuale e preciso».
A fronte di questa pressione fiscale, il cittadino si aspetta dei servizi di qualità. Come valuta la situazione dal punto di vista delle uscite?
«Bisogna riuscire a garantire servizi adeguati rispetto alle entrate che si hanno. Io non sono quello che parla di ciò che veniva fatto prima. Ma ci sono situazioni in cui alcuni servizi dovrebbero essere resi in maniera migliore. Parliamo del centro sportivo, ad esempio: molti, a ragione, si lamentano di alcune situazioni che trovano. Noi ci siamo ritrovati con un contratto in essere e quel contratto presentava delle criticità. Ma al cittadino non interessa se il contratto lo ha siglato Troiano, Assi, Ronchi o Recalcati. Il cittadino dice: “Vado al centro sportivo e voglio trovare una situazione di un certo tipo”. Noi spendiamo molto e, contrattualmente, ci sono dei servizi per cui versiamo molto ma che non vengono resi come dovrebbero».
Oltre al centro sportivo, le vengono in mente altri casi?
«Mi piacerebbe lavorare di più sul decoro urbano e sulle strade. Faccio l’assessore anche ai Lavori pubblici: ricevo molte segnalazioni sui marciapiedi rotti, sull’asfalto che non va bene, eccetera. Bisogna iniziare a intervenire in modo capillare anche su questi aspetti. Stiamo cercando di farlo. Il paradosso è non è che mancano le risorse, è che c’è un sistema burocratico che rende difficile tradurle in spesa. È ciò che fa accumulare l’avanzo».
Diceva però di essere soddisfatto degli investimenti e della gestione dell’avanzo…
«Su questo, lo dico con sincerità, un cittadino che approfondisce il tema può riconoscere che c’è stato un cambio di passo. Abbiamo dato vita a interventi importanti: sull’Edilnord, sulla riqualificazione del mercato, sulla nuova struttura sportiva del Cremonesi. Interventi che verranno alla luce tra il 2026 e il 2027. Inoltre abbiamo progetti importanti per un nuovo parco sportivo in via Aldo Moro, in collaborazione con Brianzacque. L’area si estenderà dalla rotonda di via Aldo Moro all’attuale centro sportivo. Hanno già acquisito i terreni e stiamo partendo».
Tuttavia, anche a Brugherio il problema del personale del Comune non aiuta per mettere in atto questi interventi.
«Sì. La programmazione subisce delle difficoltà perché a Brugherio, così come negli altri enti, è difficile trovare nuovi tecnici qualificati. Il “posto fisso in Comune” ha sempre meno appeal. Ma ci stiamo lavorando e sono molto contento del lavoro fatto, con tutte le difficoltà del caso».





