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Voci in transito: un momento di ascolto e riflessione offerto da ResQ a Brugherio

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Sabato 13 dicembre alle 21, all’Oratorio San Giuseppe di Brugherio, si è svolto l’evento organizzato dall’equipaggio di terra della Onlus ResQ, intitolato: “Voci in transito, letture sulla migrazione”. La serata ha unito musica e racconti di migranti, per far conoscere al pubblico, che ha riempito quasi tutta la sala, le difficoltà e le speranze di chi arriva in Italia in cerca di un futuro migliore.

L’idea e l’obiettivo della serata

Il presentatore della serata, Vittorio Caporossi, nonché membro di ResQ, ha spiegato che l’idea di quest’evento è nata alcuni mesi fa: “Non volevamo parlare della migrazione in generale, ma di cosa succede una volta arrivati in Italia, ad esempio l’accoglienza, le difficoltà e le storie delle persone”.

“L’obiettivo è duplice – ha continuato il presentatore -. Vogliamo sensibilizzare il pubblico sulla migrazione e proporre una narrazione alternativa da quella spesso diffusa dai media. Allo stesso tempo, cerchiamo di raccogliere fondi per le missioni di ricerca e soccorso in mare di ResQ, che sono molto costose”.

Inoltre, all’inizio dell’evento, Caporossi ha sottolineato anche qual è la speranza di Onlus ResQ: “Il desiderio di tutti noi è che realtà come ResQ un giorno non debbano più esistere, e che tutti possano avere diritto a un viaggio sicuro”.

Le storie dei migranti

Le testimonianze raccontate provengono da due strutture milanesi: il CAS Agordat, Centro di Accoglienza Straordinaria del progetto ARCA, e la Casa della Carità. Quest’ultima opera attraverso i progetti Casa Francesco, la comunità per minori stranieri non accompagnati, e Diogene, l’unità mobile per persone senza dimora con disagio psichico. 

Due ragazze di ResQ hanno raccolto le storie dei migranti e le hanno trasformate in letture sceniche, rispettando l’anonimato dei protagonisti. I cinque racconti sono stati interpretati da tre attori, alternati dai musicisti del collettivo “Just for peace”, che hanno creato brani originali per la serata. 

Ad esempio è stata raccontata la storia di Safi: un giovane proveniente dalla Somalia cresciuto in una famiglia povera e segnata dalla violenza. Ha dovuto affrontare periodi di duro lavoro e viaggi lunghi prima di arrivare in Italia, dove è stato accolto da Casa Francesco. Ora si trova in sicurezza, ma sente profondamente la mancanza della sua famiglia. 

Un’altra testimonianza è stata quella di Zainab, una donna nigeriana che è stata perseguitata e rinchiusa per la propria omosessualità. Ha dovuto arrivare fino in Libia per giungere poi in Italia, dove oggi si sente libera. Tuttavia, chi ha dovuto valutare la sua storia per concederle la protezione internazionale non le ha creduto. 

La chiusura della serata tra applausi e riflessioni

Al termine della serata, il pubblico ha potuto sostenere ResQ attraverso donazioni per le missioni in mare. Caporossi ha concluso con un messaggio chiaro: “Il nostro impegno dev’essere quello di tenere gli occhi aperti. Dobbiamo continuare a vedere ciò che succede nel Mediterraneo, lungo la Rotta Balcanica e ovunque ci siano persone che hanno bisogno di aiuto”.

La serata, che ha unito emozione, consapevolezza e solidarietà, si è conclusa con un lungo applauso del pubblico, visibilmente colpito dalle storie e dalla forza dei protagonisti.




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