La cultura in testa in Lombardia: la regione si conferma prima per ricchezza e occupazione prodotti dal sistema culturale, stando alla recente indagine condotta da Fondazione Symbola e dal Centro Studi Unioncamere.
I dati in breve
Stando al rapporto Io sono cultura 2025, il settore cultura ha generato valore per più di 30 miliardi lo scorso anno, garantendo occupazione a quasi 400 mila persone. Numeri che “ribadiscono come l’economia culturale lombarda sia una componente decisiva della competitività regionale”, ha affermato l’assessora alla cultura Francesca Caruso. Si evidenzia anche una crescita rispetto al 2023, sia in termini di valore aggiunto che di tassi di occupazione.
Analizzando i dati localizzati, emerge però una forte disomogeneità del risultato. Milano, di fatto, traina la crescita, generando oltre due terzi del valore prodotto e occupando più del 60% dei lavoratori addetti. Un divario che testimonia un maggior dinamismo della realtà milanese, che non si riflette allo stesso modo nelle altre province della regione.
La situazione in Italia
Nel panorama nazionale, la cultura è arrivata, nello stesso anno, a pesare per il 5,7% della ricchezza nazionale. Soprattutto, il settore produce un impatto economico complessivo che arriva a influire sul PIL nella misura del 15% circa. In questo contesto, la Lombardia si trova a essere capolista di settore, ospitando oltre 60 mila aziende che operano in questo ambito.
Uno dei temi centrali emersi dalla ricerca è la trasformazione digitale. Il rapporto nazionale sottolinea che le competenze digitali e green, unite ad abilità trasversali come problem solving e lavoro di squadra, sono fondamentali per il futuro delle industrie. L’assessora Caruso ha evidenziato come il settore abbia saputo reinventarsi, incorporando tecnologie avanzate e preparando il terreno per cogliere le opportunità offerte dal digitale e dall’intelligenza artificiale. In questo contesto si colloca InnovaCultura, programma promosso da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Unioncamere Lombardia. Il bando ha stanziato 6 milioni di ffondi europei per finanziare progetti dedicati alla digitalizzazione e innovazione culturale. Le iniziative spaziano dai podcast alla realtà aumentata: a Milano, 19 progetti ricevono quasi 2 milioni e coinvolgono istituzioni come la Scala, la Triennale, l’Università Statale e il MEET Digital Culture Center.
La realtà lombarda si dimostra, dunque, perfettamente capace di utilizzare la cultura come asset strutturale. Resta comunque doveroso evidenziare la criticità legata alla distribuzione d’investimenti: appare evidente, infatti, come il risultato raggiunto sia più dovuto alle politiche del capoluogo che a quelle regionali. Sarà dunque necessario, per mantenere questo andamento e potenziarlo, optare per scelte lungimiranti che possano far crescere anche le altre province del territorio in modo speculare.
