sabato, Dicembre 13, 2025
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La vertenza QVC spiegata bene

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QVC, colosso delle televendite sul canale 32 del digitale terrestre e con sede a Brugherio, ha deciso di licenziare con effetto immediato tutte le conduttrici dipendenti, tra cui una delegata sindacale eletta da colleghi e colleghe stesse.

La CGIL, che si è subito mossa per difendere i diritti delle presentatrici licenziate, è in attesa della convocazione di un tavolo per la tutela dei lavoratori da parte del Comune di Brugherio. Questa sera, all’interno del Consiglio Comunale, verrà trattato il tema, arrivando a delle potenziali risposte sulla questione. Uno sciopero del personale è avvenuto lo scorso 3 dicembre, in segno di protesta contro la decisione dell’azienda, alla presenza dei rappresentanti di Villa Fiorita.

Sciopero del personale

Lo scorso mercoledì 3 dicembre, il personale di QVC Brugherio, specialmente quello riguardante la produzione, ha deciso di protestare fuori dalla sede dell’azienda, scioperando per 15 ore e rendendo quindi impossibile la trasmissione in diretta del proprio palinsesto. Per 14 ore infatti, QVC ha mandato in onda vecchie repliche, molte delle quali vedevano coinvolti i volti delle presentatrici licenziate pochi giorni prima.

Sono intervenuti sul posto anche i rappresentanti dei lavoratori, esprimendo solidarietà nei confronti delle presentatrici licenziate, ribadendo con fermezza la posizione contraria rispetto alla decisione presa dall’azienda. A sostegno dei lavoratori, erano presenti anche il sindaco di Brugherio Roberto Assi, l’assessore con deleghe alle politiche del lavoro Carlo Nava, e consiglieri di maggioranza e opposizione, tra cui Silvia Bolgia del PD.

All’interno dello sciopero, gli interventi sono stati di diverso tipo, spaziando su vari temi, aziendali e non. Oltre al secco no ai licenziamenti e alla solidarietà alle lavoratrici licenziate, si è parlato anche del rispetto dovuto a tutto il personale e ai rappresentanti sindacali, affermando la volontà di avere un modello organizzativo che preveda un lavoro stabile e sicuro nel tempo.

Le parole dei rappresentanti CGIL e Cisl

Attraverso un comunicato stampa, i segretari di SLC CGIL Monza e Brianza Massimiliano Pavan, e di Fistel Cisl Monza Brianza e Lecco Daniele Bonanno hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sul tema, all’interno della quale ringraziano anche il Sindaco e le forze politiche presenti per la “disponibilità manifestata ad aprire un confronto finalizzato a tutelare l’occupazione.”

“Per la prima volta – affermano i segretari – QVC ha aperto la giornata senza la diretta: abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati con lo sciopero. Chiediamo con ancora maggiore forza all’azienda di ritirare la procedura di licenziamento e di aprire un tavolo di discussione che porti non solo al reintegro in servizio delle quattro lavoratrici, ma anche alla messa in sicurezza di tutto il perimetro lavorativo, garantendo tutti i diritti previsti dal Contratto Nazionale.”

Successivamente, Pavan e Bonanno invitano l’azienda a una profonda riflessione, affermando come lo sciopero rimarrà un caso isolato solo nel caso in cui, prossimamente, verrà riscontrato un cambio di passo, nel rispetto dei lavoratori e dei loro rappresentanti. Se così non fosse, un ulteriore sciopero non sarebbe da escludere.

Pavan: “Atto di una gravità inaudita”

Massimiliano Pavan, segretario SLC CGIL Monza e Brianza, è intervenuto ai microfoni di Heo Post, raccontando ciò che sta accadendo nelle ultime settimane: “L’atto è di una gravità inaudita. Oltre ad andare contro le regole, va contro le normali relazioni tra sindacato e azienda, un atto di rottura davvero grave. Per noi la scelta è immotivata, ma è chiaramente di natura economica”.

L’ipotesi di esternalizzazione dei presentatori vede contrario il sindacato. “Noi vogliamo un’azienda che abbia tutto al suo interno. Serve che non vada a precarizzare il lavoro, tenendo invece tutti a bordo.” E in questo processo il licenziamento di una rappresentante sindacale è ancora più grave. “Nel momento in cui viene licenziata una delegata sindacale durante una trattativa sindacale, nessuno si sente più al sicuro, il che fa perdere sicurezza a ogni lavoratore.”

Peraltro, anche in caso di esternalizzazione, la soluzione avrebbe potuto essere diversa: “L’azienda ha deciso di procedere con il licenziamento immediato. Noi, come sindacato, ci occupiamo anche dell’esternalizzazione tutelando i lavoratori e i loro diritti, loro hanno invece deciso intraprendere una via differente”.

I problemi però, potrebbero non essere finiti: “Si tratta della punta di un iceberg che può portare a ulteriori complicazioni, sperando chiaramente questa cosa non avvenga. Chiediamo garanzie, il Comune si è fatto portavoce di attivare un tavolo di tutela ai lavoratori, garantendo che su Brugherio ci sia occupazione stabile, duratura e con i giusti diritti. Una volta attivato, sapremo come andare avanti.”

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