mercoledì, Dicembre 10, 2025
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Cap Holding, M5S: “Dismettere le quote non ha senso”

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La questione Cap Holding comincia a far discutere. Dopo la determina Comunale del 26 novembre scorso, attraverso la quale il Comune di Brugherio annuncia la possibilità di cessione delle proprie quote di Cap Holding, è arrivata la risposta del Movimento 5 Stelle, tramite un comunicato stampa datato 5 dicembre.

Seppur la decisione finale su una possibile dismissione degli accordi con la società idrica non sia ancora stata presa, la sola possibilità che avvenga ha allarmato i 5 Stelle. Nel frattempo il Comune, è in attesa di riscontro dopo aver consultato e affidato il caso a degli esperti del settore, come raccontatoci dall’Assessore al Bilancio Massimiliano Balconi.

“L’acqua pubblica non si tocca”

Il Movimento 5 Stelle, afferma che la dismissione delle quote di Cap Holding sia secondo loro priva di senso in quanto i servizi offerti dalle due società idriche sono in realtà differenti. “CAP garantisce il servizio di depurazione attraverso l’impianto di Peschiera Borromeo, mentre Brianzacque gestisce acqua e fognatura. – Si legge nella nota – Questo assetto dipende da motivi tecnici oggettivi: l’acqua scorre per gravità e non può essere depurata presso l’impianto di Monza, indipendentemente dalle scelte politiche.”

I 5 Stelle, successivamente, spiegano: “È grazie a questo sistema che, nei decenni, sono stati realizzati acquedotti, depuratori, fognature e investimenti miliardari senza speculazioni né logiche di mercato. È grazie a questo sistema che l’acqua è rimasta un diritto e non una merce.”

“L’uscita non avrebbe un senso pratico”

Stando alle parole del Movimento 5 Stelle, l’uscita non avrebbe alcun senso pratico. “La legge regionale lombarda e il quadro nazionale non permettono ai singoli Comuni di gestire autonomamente il Servizio Idrico Integrato. La gestione è obbligatoriamente di ambito, su scala provinciale.”

“Se Brugherio uscisse da CAP – proseguono – continuerebbe comunque a essere servita da CAP, perché a decidere il gestore non è il Comune, ma l’ATO (Ufficio d’Ambito). L’uscita, quindi, non offrirebbe alcun vantaggio operativo né politico.”

I grossi rischi secondo il M5S

Per i 5 Stelle: Il reale rischio, o forse obiettivo, è di aprire le porte ai privati, indebolendo il modello pubblico.”

Il modello in house infatti, funziona solo se tutti i Comuni restano soci. Il Movimento spiega come, nel caso in cui molti Comuni dovessero abbandonare Cap Holding, il gestore perderebbe i requisiti per essere in house, perdendo l’affidamento diretto. Di conseguenza, l’ATO sarebbe costretta per legge a mettere a gara il servizio idrico.

“Questo scenario rappresenterebbe la fine dell’acqua pubblica nella nostra area. Non è un’ipotesi teorica: è un rischio concreto, reale e certo. L’uscita dei Comuni non porta alcun beneficio al singolo ente, ma mina la struttura che garantisce il carattere pubblico del servizio per tutti. In un momento storico in cui i servizi pubblici devono essere rafforzati, non indeboliti, la scelta di uscire da CAP rappresenta un pericoloso passo indietro: un gesto isolato che non produce alcun vantaggio reale per Brugherio ma rischia di danneggiare tutti.”

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