E dopo la sentenza del Tar sull’appalto del verde, tocca al primo cittadino, Roberto Assi, tirare le somme. Passando però al contrattacco: “La sentenza del Tar Lombardia conferma che il Comune di Brugherio e gli uffici hanno operato in modo corretto e che l’impostazione scelta dall’Amministrazione ha tutelato pienamente l’Ente”, afferma.
Per poi rilanciare: “Per quanto riguarda le spese processuali, nella sentenza è presente un riferimento ai limiti dimensionali della memoria del Comune che risulta, a giudizio dell’Ente, materialmente errato, perché non conforme al decreto del Presidente del Consiglio di Stato n. 167/2016. L’Amministrazione presenterà pertanto un’istanza di correzione dell’errore materiale, come previsto dalla legge”. Barra dritta, insomma.
Il ricorso al Tar del Consorzio
Com’è noto, si tratta dell’ultimo capitolo di una vicenda iniziata a febbraio scorso con l’aggiudicazione da parte del nuovo e mai annullato appalto del verde pubblico. Un ricorso al Tar presentato dalla terza classificata, il Consorzio Stabile Alpi, ha fatto sì che il servizio venisse bloccato per alcune settimane prima della “soluzione ponte”, che ha permesso di affidare la cura del verde con affidamento diretto per alcuni mesi, in attesa del pronunciamento del tribunale amministrativo.
La sentenza – che trovate qui – ha riconosciuto un errore nella percentuale di ribasso presentata dalla vincitrice, Malegori. Quest’ultima aveva infatti nominalmente promesso un ribasso del 40% rispetto alla base d’asta, che però, una volta fatti correttamente tutti i conti, si sarebbe rivelato inferiore al 20%. Alla fine del contenzioso che ne è seguito, Villa Fiorita, la Città Metropolitana e Malegori sono state condannate a pagare al Consorzio Stabile le spese processuali per 5.500 euro (di cui 2.000 a carico di Brugherio).
Assi: “Eseguiremo subito la sentenza per dare continuità di servizio ai cittadini”
“Il Comune procederà da subito all’esecuzione della sentenza, assicurando la rapida conclusione della procedura di gara e alla continuità dei servizi di manutenzione del verde cittadino”, ha commentato il sindaco Assi, una volta notificato il provvedimento.
Tocca comunque a lui difendere l’operato della macchina comunale: “Il Tar ha respinto tutte le principali censure rivolte al Comune e ha riconosciuto che l’unica criticità riguarda un errore tecnico dell’impresa aggiudicataria nel calcolo del ribasso – spiega. Il Comune dovrà a questo punto procedere a ricalcolare i punteggi economici, come peraltro aveva già avviato in autotutela”.
Infine, Assi rivendica la bontà della scelta di affidare la gestione del verde nel 2025 a una ditta esterna con l’appalto ponte: “Va sottolineato che gli uffici, attivando un appalto ponte, hanno evitato, pur con le inevitabili criticità di servizio, il rischio concreto di una richiesta risarcitoria molto elevata. È stata quindi una scelta amministrativa prudente e corretta, che oggi si conferma pienamente opportuna: ancora una volta, l’Amministrazione e gli Uffici hanno tutelato nella maniera più completa e previdente gli interessi dei cittadini di Brugherio, anche sotto il profilo economico”.





