Saranno quattro le panchine di Brugherio che porteranno il nome di altrettante donne vittime di violenza. L’iniziativa, organizzata dal Comune in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si svolgerà martedì 25 novembre e vedrà la partecipazione delle scuole cittadine, associazioni e rappresentanti istituzionali dei comuni vicini. Mentre di sera, alle 21, la Sala Consiliare del Comune ospiterà l’iniziativa: “Ascolta chi soccorre, voci contro la violenza”. Parteciperanno Croce Bianca, Croce Rossa, Polizia di Stato – sezione anticrimine – e la rete Artemide, impegnata nel sostegno alle donne vittime di abusi.
La dedica a Castelli, Tramontano, Verzeni e De Leyva
La giornata del 25 novembre si aprirà, come detto, con la cerimonia della dedica delle panchine. Le targhette commemorative verranno apposte su quattro panche già presenti in città, trasformandole in simboli permanenti di memoria e consapevolezza. I nomi scelti raccontano storie che hanno profondamente colpito la comunità lombarda. Sofia Castelli, 22 anni, di Cologno Monzese, uccisa dall’ex fidanzato nella sua abitazione; Giulia Tramontano, 29 anni, di Senago, assassinata dal compagno durante il settimo mese di gravidanza; Sharon Verzeni, 30 anni, di Terno d’Isola, colpita a morte da una persona a lei sconosciuta; e Marianna De Leyva, la celebre Monaca di Monza, figura storica che subì abusi e isolamento, scelta come simbolo della violenza psicologica.
L’assessora alle Politiche Sociali, Silvia Monguzzi racconta il senso della scelta dei nomi: “Ho voluto ricordare donne a noi vicine. Spesso le notizie di femminicidi ci arrivano da lontano, ma Cologno confina con Brugherio, Senago dista appena quindici chilometri. Il mostro può essere vicino“.
La figura della Monaca di Monza è stata proposta dal sindaco Roberto Assi. “Volevamo sottolineare – spiega Monguzzi – come la violenza da combattere non sia solo quella fisica, ma anche quella psicologica, più sottile e difficile da riconoscere”.
Il programma della giornata
Le panchine saranno collocate in punti diversi della città: in piazza Togliatti quella dedicata a Sofia Castelli, in piazza Virgo Fidelis per Sharon Verzeni, in Villa Fiorita per Marianna De Leyva e in piazza Don Camagni per Giulia Tramontano.
Si inizierà alle 9 in piazza Togliatti, per poi proseguire alle 10 in piazza Virgo Fidelis, alle 11 in Villa Fiorita e concludersi alle 12 in piazza Don Camagni. Durante il percorso interverranno rappresentanti delle scuole e dell’amministrazione comunale. “Ho chiesto ai sindaci dei tre comuni in cui sono avvenuti i fatti e ai parenti delle vittime di partecipare – rivela Monguzzi –. I familiari di Sofia Castelli hanno già confermato la loro presenza, insieme ai sindaci di Senago e Cologno”.
L’incontro “Ascolta chi soccorre”
Il programma della giornata, curato di concerto con l’assessorato alla Cultura e alle Politiche Educative, proseguirà in serata con un incontro pubblico dal titolo “Ascolta chi soccorre, voci contro la violenza”. Oltre ai rappresentanti della Croce Rossa e Croce Bianca di Brugherio, parteciperanno il primo dirigente della sezione Anticrimine della Questura di Monza, Angelo Di Legge, e l’operatrice della rete antiviolenza “Artemide”, Sara Cappa.
“Per questa edizione ho scelto di concentrare l’attenzione sulla realtà concreta di ciò che accade quando una vittima trova il coraggio di chiedere aiuto: dal primo contatto con i volontari del soccorso, fino al percorso di presa in carico da parte dell’anticrimine – spiega la vicesindaca e assessora alla partita, Mariele Benzi – ho preferito questa impostazione a concerti o performance teatrali perché considero fondamentale dare spazio alle testimonianze dirette, agli interventi reali e alla descrizione delle fasi operative che contraddistinguono la risposta istituzionale”.
E conclude: “La lotta alla violenza di genere, infatti, non è solo un dovere morale: è un impegno quotidiano che attraversa la vita di tutti noi. Conoscere ogni passaggio del percorso di protezione, la gravità delle azioni, le modalità di intervento, gli strumenti di salvezza, significa dare consapevolezza e responsabilità all’intera comunità”.
I “Rifugi” e le altre iniziative
A partire dal 24 novembre, partirà il progetto “I Rifugi”, ospitato nella Biblioteca Civica Comunale. Si tratta di un’iniziativa che coinvolge oltre 240 tra librerie e biblioteche in Italia, nei quali le donne possono informarsi, trovare sostegno e ricevere indicazioni sui centri antiviolenza e i servizi territoriali. Il progetto è promosso da Settenove, in collaborazione con il percorso donna Aps, con la partecipazione di Differenza Donna e Di.re, e con il sostegno della Fondazione “Giulia Cecchettin” per il 2025.
Intanto si attende l’intitolazione una via o una piazza a Lea Garofalo, la testimone di giustizia calabrese uccisa dalla ’ndrangheta nel 2009, simbolo di coraggio e resistenza. Dopo l’approvazione dell’iniziativa in Consiglio Comunale di giugno, occorreranno nuovi passaggi in giunta.





