Offside Festival
Offside Festival, famoso evento annuale incentrato sull’audiovisivo calcistico, torna in Italia, più precisamente a Milano, nel weekend tra il dieci e il dodici ottobre. Heo Post ha avuto la possibilità di chiacchierare con l’organizzatore del festival, Filippo Iemmolo, che ha avuto modo di raccontare diversi aspetti dell’organizzazione Offside, che va avanti ormai da decenni.
“Per chi non lo conoscesse, Offside è un festival nato nel 2004 in Spagna, dalla rivista catalana Panenka. Si tratta di un insieme di cortometraggi e lungometraggi sul calcio, sulle sue diversità e le sue unicità. In particolare vengono trattati documentari calcistici, e l’evento si svolge in tutto il mondo, dal 2018 anche in Italia.” Da ben sette anni infatti, Milano ospita il festival per trasmettere il calcio attraverso un linguaggio socio-culturale.
Attraverso queste giornate evento, questi messaggi sportivi sono trasmessi a più persone possibili, che hanno l’opportunità di seguire l’evento in maniera totalmente gratuita, iscrivendosi proprio dal sito di Offside Festival, confrontandosi con personaggi di spicco del settore.
Il weekend targato Offside
L’idea di Offside è di avere una visione trasversale, di approfondimento e di analisi. Per l’edizione del 2025 è stato pensato dagli organizzatori di unire più mondi: quello social, più attuale, e quello un po’ più storico, che richiama le origini romantiche del festival. Tutto questo è stato pensato per portare un bacino di persone sempre più ampio durante tutto l’arco del weekend. Non sarà del mero intrattenimento, ma l’approccio sarà di approfondire diversi aspetti del calcio, nei trecentosessanta gradi della sua bellezza.
Il pubblico infatti, avrà la possibilità di confrontarsi con gli ospiti, che saranno sullo stesso livello degli spettatori, per creare un clima ancora più coinvolgente. “Ci è piaciuto pensare che gli speaker, ovvero gli ospiti, non fossero su un palco ma bensì sullo stesso livello del pubblico, proprio per creare un clima di confronto sportivo piacevole. Gli speaker sono professionisti del settore, per un’ora si presteranno alle domande del pubblico. Non si tratta del classico monologo.” Il pubblico avrà quindi modo di chiedere ogni tipo di curiosità ai professionisti del settore che saranno presenti.
Gli ospiti del 2025
Tra gli ospiti infatti, è possibile trovare venerdì 10 Maurizio Ganz e Sebastiano Gravina, i quali presenteranno “Lasciateci Perdere”, documentario che racconta la storia di calciatori non vedenti in cerca della qualificazione alle Paralimpiadi di Parigi 2024.
La giornata di sabato 11 ottobre invece, sarà dedicata al mondo social. Tra i nomi di spicco, troviamo una rappresentanza della celebre pagina social Cronache di Spogliatoio, con Cosimo Bartolini e Grei Hasa. A seguire saranno presenti anche Agnese Nespoli e Tommaso Conte come volti del nuovo fenomeno Kings League Italia, per poi passare a una visione più ampia del calcio raccontato sui social, con Federico Marconi e Sabino Palermo. Presenzieranno poi tanti altri esperti del pallone nel settore social, tra cui i ragazzi di Goal.com, che sfideranno il pubblico con i loro celebri quiz.
“Quest’anno in particolare ci siamo voluti dedicare alle forme di calcio più giovanili. Il sabato pomeriggio per noi c’è sempre un panel chiamato “Football Talks”, dove approfondiremo le nuove forme di comunicazione social, professioni e attività che girano intorno al calcio, che però non è possibile approfondire attraverso film o documentari. L’obiettivo sarà proprio il dibattito con il pubblico.”
Domenica 12 invece, sarà totalmente dedicata al calcio raccontato attraverso i libri, con più di trenta presentazioni passate e recenti. Saranno infatti presenti Emanuele Atturo, Fabrizio Gabrielli, Renato Maisani, e il grande Pippo Russo, pronti a presentare le loro nuove opere calcistiche, sempre attraverso il dialogo con il pubblico presente.
Il lavoro di Offside
Negli eventi Offside, il calcio viene raccontato attraverso una lente ampiamente narrativa, che porta con sé una grande componente romantica. Sono presenti diverse sfaccettature di come il calcio si può comunicare e analizzare, che è il più grande obiettivo dell’organizzazione.
Quest’ultima poi, basata per l’appunto sull’audiovisivo calcistico, porta in Italia documentari e film che, senza il loro lavoro, sarebbero visibili solo all’estero, e non nello stivale. Il loro lavoro di esportazione e traduzione di questi programmi è enorme, tanto da smuovere diverse associazioni in giro per il mondo. Tutto questo per garantire una grande fruizione in Italia di un contenuto che, altrimenti, non sarebbe visibile. “Il compito di Offside è di cercare all’estero le pellicole di maggior valore per il pubblico italiano, non visibili nelle varie piattaforme streaming, selezionarle e dar loro una importante visibilità e percorso europeo.”
Per quanto riguarda l’interazione con gli ospiti durante l’evento invece, Filippo Iemmolo racconta che: “La parte che interessa di più al pubblico è poi di conoscere gli addetti ai lavori. Spesso perché i partecipanti sono essi stessi lavoratori nel mondo dello sport, o che cercano di entrare a farne parte. Questi, che probabilmente avranno ruoli differenti rispetto agli speaker, saranno curiosi di conoscere e fare domande sulla quotidianità di un lavoratore di questo settore.”
L’utilizzo del cortometraggio
Il cortometraggio, secondo Filippo Iemmolo, è quel tipo di prodotto che permette agli emergenti di realizzare un qualcosa di valore per farsi notare. Permette anche di essere più facilmente fruito e distribuito. In un mondo che procede sempre più per l’abbandono delle sale per i film e verso il solo utilizzo dei contenuti verticali, il cui pubblico tenderà sempre più a essere dipendente, c’è sempre da guardare il lato positivo.
“Un ragazzo che guarderà un contenuto verticale sui social, si appassionerà a quest’ultimo. Magari, dopo un po’ di tempo, svilupperà una passione verso la produzione di cortometraggi, iniziando a crearne, oltre che a fruirne. Di conseguenza la macchina sarà partita. E’ un processo che farà bene. Esistono diverse forme di audiovisivo, quella social è assolutamente da accogliere e da sfruttare al massimo.”