Mercoledì 29 ottobre, a San Siro, l’Inter ha battuto la Fiorentina 3-0 in una serata che segna non solo una netta vittoria sul campo, ma anche il ritorno del tifo di casa.
Dopo settimane di silenzio, il secondo anello verde è tornato a riempire lo stadio con cori, bandiere e una spinta che ha accompagnato i nerazzurri verso una prestazione brillante e corale.
Un primo tempo di studio e un San Siro che si risveglia
Chivu ha scelto di sorprendere con qualche novità in formazione: Bisseck al centro della difesa, Sucic titolare in mezzo al campo e la conferma per il giovane Pio Esposito in attacco. L’Inter imposta, crea e domina il possesso, ma fatica a trovare la porta.
Il primo tempo si chiude sullo 0-0, con un xG di 0.95 per i nerazzurri e poche vere occasioni da gol. L’unica palla nitida capita a Dimarco, che al 43’ costringe De Gea a un grande intervento a mano aperta.
Nonostante il punteggio fermo, l’atmosfera inizia a cambiare: il pubblico si scalda, e il secondo anello verde, rimasto in silenzio nelle ultime gare, torna a farsi sentire.
Calhanoglu apre e chiude il match, Sucic incanta
Nella ripresa la gara cambia volto. L’Inter aumenta subito il ritmo e trova il vantaggio con il solito Hakan Calhanoglu: il turco raccoglie una respinta al limite e scarica un destro potente sotto la traversa.

La Fiorentina accusa il colpo e l’Inter inizia a dilagare, spinta da un pubblico tornato protagonista. Il raddoppio arriva pochi minuti dopo con Peter Sucic, autore di una giocata d’alta scuola: controllo elegante, finta di corpo e conclusione sul primo palo che lascia De Gea immobile.
Nel finale, a chiudere la serata perfetta, ci pensa ancora Calhanoglu dagli undici metri. Stavolta il rigore è netto, e il numero 20 nerazzurro non sbaglia, firmando la doppietta personale e il definitivo 3-0.
Il ritorno del tifo e un segnale forte al campionato
Oltre ai tre punti, la serata di San Siro segna un ritorno simbolico: quello del pubblico interista. Il secondo anello verde, cuore pulsante del tifo nerazzurro, ha sostenuto la squadra per tutti i novanta minuti, riportando l’energia delle grandi notti europee. Non sono mancati neppure i cori dedicati a Edin Dzeko, a dimostrazione di un legame che va oltre il campo.
A fine gara, Chivu ha sottolineato l’importanza del clima ritrovato.
Una vittoria netta, un gruppo in fiducia e uno stadio che torna a essere il dodicesimo uomo in campo: l’Inter, più che mai, dà l’impressione di divertirsi. E di far divertire.





