Sabato 11 e domenica 12 ottobre si è svolta la tradizionale festa patronale di Brugherio, e come ogni anno, numerosi stand gastronomici e bancarelle riempiono le strade del centro della città.
In via Italia quello che ha attirato l’attenzione di tutti sono stati i numerosi giochi esposti chiamati “Giochi di una volta”: un tuffo nel passato che ha fatto divertire bambini, genitori e nonni.
Un ritorno al passato che piace a tutti
Fin dalla mattina si sono potute vedere famiglie intere intente a giocare insieme. Questi giochi, fatti interamente in legno, sono stati costruiti da Alessandro Gadda che porta avanti questa attività nata dalla sua tradizione familiare circense. Lo stesso Gadda ha dichiarato che la sua idea di partenza è stata quella di creare qualcosa che permettesse ai bambini di divertirsi senza telefono, proprio come una volta. Così ha deciso di fare delle ricerche sui giochi che si praticavano un tempo, per poi modificarli a suo piacimento, e costruirli in legno con le sue mani. Ad oggi ne ha realizzati all’incirca 40, tutti diversi tra loro.
Questi giochi vengono usati principalmente quando ci sono le feste di paese, come attrazione delle persone che si riuniscono nelle piazze. L’effetto è quello di un viaggio nel tempo in cui si scopre com’era il divertimento prima della tecnologia.
I giochi più apprezzati e le impressioni dei brugheresi
Il successo del lavoro di Gadda sta nel riuscire a far giocare assieme persone di ogni età, dai bambini, ai ragazzi, fino ad adulti e persone anziane.
Tra i giochi più apprezzati ce n’è uno in cui bisogna lanciare delle pedine verso delle piccole buche su una tavola di legno. Ogni buca ha un punteggio diverso, da 0 a 50, e l’obiettivo è totalizzare il punteggio più alto. Un altro gioco, da giocare in due, è una sorta di labirinto. Bisogna muovere la tavola insieme, prendendola dagli appositi manici, per far passare la pallina da un estremo all’altro segnati con due punti in azzurro, cercando di non far cadere la palla dai buchi presenti sul percorso.
Molti bambini si sono divertiti a provarli, anche se qualcuno preferisce comunque i videogiochi. I più anziani, invece, hanno riconosciuto in quei giochi, quelli a cui giocavano nella loro infanzia. Anche i ragazzi più giovani li hanno trovati interessanti e divertenti.
Secondo Gadda, i giochi di oggi si possono definire più mentali, essendo molto elettronici. Quelli di una volta, invece, sono più fisici, ma riescono comunque a stimolare la mente.
In conclusione, l’iniziativa di Alessandro Gadda ha riscontrato molto successo, dimostrando che anche i giochi semplici “di una volta” possono far divertire persone di tutte le età.