Otto ore di lavori, fino alle 4 del mattino, con la sala che si svuota e l’alba che filtra dalle finestre. È durata una notte intera la seduta del Consiglio comunale di venerdì 24 ottobre, dedicata all’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2026-2028. Un passaggio tecnico di vitale importanza e tradotto in una vera e propria via crucis, tra ritardi, assenze, un emendamento last-minute del sindaco e una raffica di emendamenti dell’opposizione respinti al mittente.
Ritardo di mezz’ora e banchi semi-vuoti
La convocazione era fissata per le 20.00. Tuttavia, una larga fetta della maggioranza (sindaco incluso) ha ritardato di mezz’ora. Assenti anche due assessori di Fratelli d’Italia e metà dei consiglieri meloniani, sembrerebbe divisi dalle vicende giudiziarie del capogruppo Giuseppe Calabretta.
Stallo: spariscono due pagine sul CEM
Il DUP era stato approvato in Giunta a inizio mese e trasmesso ai consiglieri. Eppure, proprio all’avvio del dibattito, il sindaco Assi alza la mano: due pagine intere dedicate al futuro della partecipata CEM (ciclo rifiuti) sono “inammissibili”. Secondo il primo cittadino, infatti, il DUP non dovrebbe contenere indicazioni e riferimenti precisi alle società di gestione rifiuti nel cronoprogramma. Presenta, per questo, un emendamento personale per lo stralcio immediato. Il Consiglio resta bloccato per quasi un’ora. L’emendamento passa, ma solo con i voti di BPE, Forza Italia e Gruppo Misto. La Lega si astiene.
Polvara: sollecitazione politica sul CEM
Il Consigliare PD Carlo Polvara, sottolinea le voci di una “sollecitazione politica” riguardante proprio la questione di CEM, fatto che rende la riunione responsabile del ritardo consiliare quantomeno sospetta. In alternativa, ci sarebbe forse da capire meglio come mai il sindaco Assi si sia affrettato ad emendare un testo approvato dalla sua stessa giunta solo ventitré giorni prima, come sottolineato dalla Capogruppo di Alleanza Progressista Laura Valli.
Emendamenti: l’opposizione respinta in blocco
Gli emendamenti delle minoranze vengono bocciati. L’unico risultato strappato dall’opposizione è un emendamento che inserisce la parola “tariffario” nella missione sulla refezione scolastica. Arriva così l’approvazione finale del DUP, che determina la futura gestione dell’amministrazione fino alla conclusione del corrente mandato della maggioranza. Ancora da determinare, invece, il destino della gestione rifiuti, con l’assegnazione a CEM ormai arrivata a scadenza.



 
                                    

