L’indagine che ha travolto Giuseppe Calabretta, capogruppo FdI, fa discutere tutti all’interno del panorama politico di Brugherio. Per questa ragione, abbiamo raggiunto Calabretta per avere un replica da parte sua riguardo a quanto gli viene contestato.
Tranquillo e fiducioso nella magistratura
Il capogruppo si è detto tranquillo, nonostante la situazione. Esprime fiducia nel fatto che il lavoro della Procura di Monza dimostrerà la sua innocenza. Calabretta ha anche confermato di conoscere tutte le persone citate all’interno dell’inchiesta. Ha però evitato di rilasciare commenti nel merito dell’inchiesta, preferendo che sia lo svilupparsi degli eventi a parlare al suo posto.
Riguardo alla sua posizione in qualità di capogruppo di FdI, Calabretta non ha confermato la sua sospensione volontaria. Ha invece sottolineato di stare valutando questa possibilità fino al termine dell’inchiesta giudiziaria. Dall’autonomia decisionale da lui dimostrata, sembrerebbe che nemmeno dal partito siano arrivate indicazioni in tal senso.
Lo studio privato non coinvolto nell’inchiesta
In ultimo, in risposta a una domanda precisa, Calabretta ha tenuto a precisare come il suo studio privato non sia, almeno al momento, stato coinvolto nell’inchiesta. Questa, dunque, lo riguarderebbe soltanto come persona fisica. Lo studio in questione, fondato nel 1994, si occupa di fornire consulenze fiscali e amministrative per privati e imprese. Spiccano, inoltre, i servizi di assistenza tecnico-burocratica per aziende del settore edile.
