Domenica 12 ottobre, presso l’aula Consiliare di Piazza Cesare Battisti, sono state conferite le benemerenze e la cittadinanza onorarie a diverse associazioni e ai cittadini che si sono distinti per meriti, contributi e legami con la città di Brugherio. L’evento, moderato dal presidente del Consiglio Comunale Michele Bulzomì, è stato poi animato dal sindaco Roberto Assi, dalla vicesindaca Mariele Benzi e dalla musica dei ragazzi della scuola Luigi Piseri.
Durante la cerimonia sono state conferite le onorificenze della Cittadinanza Benemerita a Giovanni Chirico, Antonio Mandelli, Maria Cocco e alla memoria di Valentino Mercate, Antonia Prina e al reverendo Monsignor Giovanni Reccagni. Una menzione d’onore a Elena Confalonieri, Ambrogina Cazzaniga, Pierangelo Sangalli e Maria Arrigoni. Infine è stato conferito dal comune di Brugherio una Medaglia d’Oro alla Croce Bianca Milano sezione di Brugherio e un attestato di riconoscimento alla Croce Rossa Italiana Comitato di Brugherio.
Assi: “Credere nel valore dell’educazione”
Durante la cerimonia di consegna delle benemerenze civiche, il sindaco Assi ha voluto sottolineare il valore profondo di questo riconoscimento, rivolto a persone e associazioni che si sono distinte per il loro impegno a favore della collettività.
“State per ricevere una pergamena che attesta la nostra stima e la nostra gratitudine – ha detto il sindaco – un segno tangibile del riconoscimento della nostra comunità verso chi, con discrezione e dedizione, contribuisce ogni giorno al bene comune. Di questi tempi, crediamo profondamente nel valore dell’educazione e della memoria che si fa educazione. Premiare voi significa ricordare, attraverso le vostre persone, l’importanza di fare insieme, di seguire l’esempio dei maestri, di donarsi alla propria città”.
Le parole dei presidenti di Croce Rossa e Croce Bianca:
Dopo i dovuti ringraziamenti verso l’amministrazione, hanno preso parola Paolo Corsini e Francesco De Filippo, presidenti della Croce Bianca e della Croce Rossa di Brugherio. Quest’ultima fresca di festeggiamenti per il suo cinquantesimo anniversario, da cui è ripartito il suo presidente.
“Ieri sera, nel celebrare i nostri 50 anni, ho ricordato che non festeggiamo solo la nostra storia, ma la bellezza di sentirci parte di una famiglia che mette al centro l’umanità. Con motivazione, impegno, educazione, rispetto e innovazione continueremo a scrivere pagine di solidarietà e speranza. Questa Benemerenza non è solo un riconoscimento per noi, ma per tutto ciò che rappresentiamo: il servizio, la formazione e il sacrificio verso la comunità”.

A seguire ha preso parola Corsini: “Questa onorificenza non è solo per la nostra sezione, ma per tutti i volontari e le loro famiglie, che da trent’anni dedicano tempo, passione e sacrificio al servizio degli altri. Dietro ogni divisa c’è una famiglia che rinuncia a qualcosa perché crede in un valore più grande. Senza i volontari, le ambulanze non ci sarebbero: lo Stato da solo non potrebbe sostituirci. In trent’anni il soccorso è cambiato, siamo cresciuti, ci siamo formati e oggi utilizziamo strumenti e competenze impensabili allora. E permettetemi di dirlo: non siamo “ambulanzieri”. Siamo soccorritori, persone preparate che mettono cuore, dedizione e onore al servizio della comunità e dello Stato”.