sabato, Ottobre 11, 2025
HomeBrugherioBocciata mozione Palestina: simboli e idee fuori dall'aula

Bocciata mozione Palestina: simboli e idee fuori dall’aula

Con quindici voti contrari e otto favorevoli non passa la mozione proposta da Silvia Bolgia (PD). Il Sindaco Assi invita alla prudenza e chiede di ripresentare un testo condiviso che possa essere votato da tutti. Della Corna (FI): ""una presa di posizione locale rischia di essere un gesto simbolico o, peggio, ideologico senza alcun effetto concreto sulla scena internazionale"".

- Pubblicità -

Bocciata, nella riunione del Consiglio Comunale del 29 settembre, la mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Presentata dalla consigliera Silvia Bolgia (PD), chiedeva all’amministrazione di esprimersi a favore della soluzione due popoli, due stati e di sostenere la sospensione della vendita di armamenti a Israele, in linea con le sensibilità espresse da parte della cittadinanza locale.

Prudenza verso i simboli

Già dall’intervento del sindaco Roberto Assi è emersa una linea di prudenza nel trattare la questione. Pur dichiarandosi concorde con gran parte del contenuto della mozione, ha sottolineato la necessità di “evitare di esprimersi in preda all’emotività”. Assi ha evidenziato il rischio che un riconoscimento dello stato di Palestina possa tradursi in un riconoscimento di chi controlla nei fatti la Palestina: il gruppo terroristico di Hamas, questo nonostante Hamas controlli attualmente la sola Striscia di Gaza. Per queste ragioni, ha invitato la consigliera Bolgia a ritirare la proposta e ripresentarla con un testo condiviso. Un testo “che possa essere votato da tutti”. Un invito che, dalla parte opposta, è stato respinto.

A fare da contrappunto alla posizione del Sindaco, insieme ad altri interventi, quello della consigliera Debora Della Corna (FI), che ha evidenziato come “una presa di posizione locale rischia di essere un gesto simbolico o, peggio, ideologico senza alcun effetto concreto sulla scena internazionale”. Appare evidente la condanna a una presunta strumentalizzazione ideologica e la necessità percepita di seguire la linea del governo centrale, rinunciando a una voce autonoma.

Polvara: noi non siamo portavoce

Da sottolineare l’intervento del consigliere Carlo Polvara (PD). Secondo lui, mentre la discussione si trascina, il rischio è che presto “non ci sarà nessuno Stato palestinese da dichiarare”. Sul nodo della competenza, Polvara ha rimarcato che il Comune non è “portavoce di nessun governo”, a prescindere dal colore politico. Ha per questo richiamato il principio di sussidiarietà, che legittima l’ente locale a discutere anche questioni di respiro internazionale.
La mozione è stata bocciata con otto voti favorevoli e quindici contrari. Resta però lo spettro di un’amministrazione che rifugge i gesti simbolici e preferisce allinearsi alle direttive centrali.

TI POTREBBERO INTERESSARE...
- Pubblicità -
- Advertisment -

I più letti

- Advertisment -