mercoledì, Settembre 10, 2025
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Remigini: ventesima edizione tra merenda, laboratori ed educazione

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Nel tardo pomeriggio di martedì nove settembre, presso il cortile della Biblioteca Civica di Brugherio, si è tenuta la ventesima edizione della festa dei Remigini. Il tradizionale passaggio dall’asilo alle elementari è stato arricchito dalla presenza di numerosi bambini, che dopo una merenda si sono divisi in gruppi per ascoltare storie inerenti al primo giorno di scuola e, successivamente, si sono divertiti con dei laboratori.

Alla festa dei Remigini ha presenziato anche l’amministrazione comunale con la vicesindaca e assessore alle politiche educative e culturali Mariele Benzi, che ha augurato un buon inizio ai bambini e rimarcato l’importanza dell’istruzione.

Abbiamo dialogato con Antonella Graniero, insegante alla scuola primaria Fortis e Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Tanti i temi discussi, dall’emozione di iniziare un nuovo percorso fino al rapporto maestra-famiglia, senza dimenticare l’attualità con temi legati all’IA.

Maestra Graniero, è davvero in difficoltà il rapporto scuola-famiglia? 


“Negli ultimi anni le scuole in Italia hanno fronteggiato l’incrementarsi di questo problema, ma non deve essere uno scontro bensì un remare entrambi nella stessa direzione. Nelle nuove generazioni di bambini si nota una maggior difficoltà a prestare attenzione, questo dipende sia dall’educazione familiare che dall’educazione scolastica. Entrambe le parti hanno grandi responsabilità, ma ultimamente si percepisce un mancato insegnamento dei valori ai bambini che entrano a scuola, tendono a essere più liberi. Ciò che chiediamo alle famiglie è di fidarsi dell’insegnante”.

Quanto è importante l’utilizzo delle nuove tecnologie per l’istruzione dei ragazzi?


“L’utilizzo di tecnologie avanzate è senza dubbio positivo se è affiancato alla mano dell’uomo. Le nuove generazioni sono cresciute con i dispositivi elettronici in mano e ora la scuola ha il compito di formarli anche nell’utilizzo di essi. Ciò che vogliamo insegnare è la capacità critica nei confronti dell’Intelligenza Artificiale, tramite laboratori in classe o lavori di gruppo dimostriamo come l’IA spesso sbagli nel dare le informazioni. L’accorgimento di questi errori da parte dei bambini è la consapevolezza di aver creato in loro la giusta capacità critica”.

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