martedì, Agosto 5, 2025
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Colle Brianza, la prima volta non si scorda: così Progetto Simul ha acceso la sua “Notte”

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Sabato 7 giugno a Colle Brianza, Progetto Simul ha organizzato la prima Notte Bianca del paese, portando oltre 2.000 persone tra musica, animazione e street food.

L’evento è nato da un bando pubblico vinto tramite PNRR e interamente curato da un gruppo di giovani brianzoli.

È stato reso possibile grazie alla collaborazione con il Comune e al sostegno di sponsor e realtà locali.

Un nuovo modo di vivere il territorio: quando la comunità si ritrova al centro

Cosa succede quando un gruppo di giovani decide di riportare vita, musica e relazioni autentiche in un piccolo borgo della Brianza? 

Nasce la Notte di Colle, il primo vero evento organizzato di Simul. Il progetto, ideato tre anni fa da Martina Dercole e Sebastiano Casati e fondato ufficialmente nel 2024, ha fatto il suo debutto operativo nel mese di giugno con un evento che ha superato ogni aspettativa.

Organizzata sabato 7 giugno nel comune di Colle Brianza – 1.800 abitanti circa – la serata ha attirato quasi 2.000 persone: numeri inaspettati, nonostante il maltempo, che raccontano molto di più di una semplice festa. “Non era mai stata fatta una notte bianca a Colle. L’obiettivo era creare socialità, qualcosa che non parlasse di noi, ma di tutti”, racconta Pietro Perego, uno degli organizzatori principali e collaboratore di Simul. 

Animazione inclusiva per bambini, street food, concerti, dj set: un programma pensato per ogni fascia d’età e per ogni persona, cucito con le mani della comunità.

Sponsor locali e mobilitazione collettiva grazie a Progetto Simul

La riuscita della serata non è stata casuale. “Ci aspettavamo 400, forse 500 persone. Alla fine, con un passaparola efficace e una comunicazione mirata, ne sono arrivate quasi quattro volte tanto”, spiega Pietro. Tutto questo senza agenzie esterne: Simul ha curato ogni aspetto dell’evento, dalla logistica alla comunicazione, lavorando fianco a fianco con l’amministrazione comunale e contando sul sostegno delle attività locali.

“Anche il trasporto del palco, l’impianto elettrico, il cibo: tutto è stato fatto con l’aiuto dei collettivi e delle imprese del territorio. Nessuno ha voluto tirarsi indietro”, conferma Pietro.

Una prima volta che lascia il segno — e che promette di essere solo l’inizio di una lunga serie.

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