Sabato 12 luglio abbiamo visitato il mercato di Brugherio per raccogliere le opinioni dei commercianti sul nuovo progetto di riqualificazione promosso dal Comune.
Il progetto piace, ma resta qualche nodo. Il principale, secondo molti operatori, è la mancanza di un reale confronto.
Favorevoli al cambiamento, ma serve più dialogo
Fabio, panettiere e titolare anche di una polleria, insieme a Giovanni, commerciante storico, si è detto favorevole all’idea di un mercato rinnovato.
«Siamo aperti al cambiamento, è giusto rinnovare e migliorare» ci raccontano. «Quello che manca, però, è un dialogo vero. Non ci siamo mai sentiti davvero coinvolti».
Il Comune ha chiesto la creazione di una commissione composta dagli stessi commercianti per supportare il progetto del mercato di Brugherio.
Una buona idea sulla carta, che però ha lasciato un po’ di amaro in bocca. «Abbiamo seguito le indicazioni, formato il gruppo, condiviso proposte», aggiunge Fabio. «Ma alla fine non siamo stati ascoltati. La sensazione è che tutto fosse già deciso».
Il nodo dell’area cibo “isolata”
Oltre alla richiesta di essere più coinvolti, i commercianti hanno sollevato alcune perplessità pratiche. Giovanni mette in luce un primo problema. «L’area dedicata al cibo rischia di essere troppo isolata. Se la si stacca dal resto, si rischia di creare due mercati diversi. E questo penalizzerebbe tutte le altre attività».
Fabio si concentra invece su un altro aspetto. «La copertura prevista per l’area alimentare può essere utile, ma va progettata con attenzione. Ogni banco ha caratteristiche e necessità diverse. Serve un approccio più preciso, pensato insieme a chi ci lavora ogni giorno».
Il punto di vista dei cittadini sul progetto del mercato di Brugherio
Anche i cittadini sembrano guardare al progetto del mercato di Brugherio con interesse. In molti si dicono favorevoli, pur con qualche osservazione legata alla nuova disposizione e alle distanze da percorrere.
Andrea, ad esempio, ci racconta che all’inizio aveva qualche dubbio.
«Ero abituato al vecchio mercato e temevo che il cambiamento potesse peggiorarlo. Ma con il tempo, e con i miglioramenti in arrivo, mi sto ricredendo. Ora mi piace».
