sabato, Agosto 2, 2025
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Una serata di calcio integrato al centro sportivo comunale

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È stata la rappresentativa dei consiglieri regionali ad aggiudicarsi il torneo di calcio integrato “Calcia con il cuore nella rete”, in scena sabato 7 al centro sportivo comunale San Giovanni Bosco di Brugherio. La vittoria è arrivata ai calci di rigore, dopo essere andati sotto di tre gol contro “La Mitica”, la nazionale dei ragazzi guariti dalla leucemia. Ha chiuso al terzo posto il team “Il Brugo”, guidato dal capitano, Davide Colnago, a segno con due rigori nella “finalina” contro i padroni di casa: la selezione dei mister e dei dirigenti del Città di Brugherio. (Peraltro Colnago non ha mancato di festeggiare con una corsa gagliarda sotto la tribuna per galvanizzare i suoi tifosi). Per l’occasione, una terna arbitrale (ufficiale) tutta al femminile e, come d’ordinanza, l’inno della Mitica fatto suonare nello stadio.

L’esultanza del Brugo

Il torneo di calcio integrato


Il primo incontro (Brugo vs La Mitica) è terminato con un 2 – 5 a favore degli ospiti. I consiglieri regionali hanno battuto nel secondo incontro i dirigenti del Brugherio per 2 a 0. La partita tra Brugo e Città di Brugherio è terminata 4 – 2, mentre la finale (Consiglio regionale vs La Mitica) è terminata 3-3 dopo i tempi regolamentari. Queste le cose meno importanti.

La Squadra dei Consiglieri Regionali

Venendo alle cose davvero importanti, invece, sono stati una sessantina i tifosi sulle tribune che – tra un Vasco Rossi e un “Sarà perché ti amo“ dei Ricchi e Poveri cantati a squarciagola – hanno dato corpo a quello che, in fondo, era il senso della serata: la partecipazione e lo stare insieme. Ed è così che il Brugo ha schierato un team misto di ragazzi con disabilità e non, che La Mitica ha fatto scendere in campo la collaudata compagine di guariti dalla leucemia e donatori di midollo. Mentre le formazioni del consiglio regionale e dei dirigenti del Brugherio hanno mandato nell’arena qualche calciatore non più giovanissimo.

L’allenamento dei dirigenti del Città di Brugherio

Marchini (Brugherio): “Lo sport è di tutti”, Mosca (Brugo): “Le società aprano le porte a chi è fragile”. Terranova (Mitica): “Cerchiamo almeno un donatore a ogni nostro evento”


Tocca quindi al presidente del Brugherio, Riccardo Marchini, dunque spiegare tutto questo a parole: “Da quattro mesi le squadre si stanno preparando, hanno preso dei mister qualificati, personal trainer, preparatori atletici. Ho saputo che hanno fatto dei ritiri, chi al mare, chi in montagna. Abbiamo pensato a una frase che potesse essere una sintesi: “lo sport è per tutti”. Sembra una frase semplice, banale, ma se andiamo in profondità, non è così semplice che lo sport lo sia. Stasera lo vogliamo dimostrare”.

Siamo orgogliosi di questa opportunità e di questa serata insieme. Il Brugo gioca in casa. Siamo in città da 40 anni. Ora nei centri diurni che abbiamo a Brugherio ci sono circa 160 persone con disabilità. Chiediamo un impegno costante alle società di provare ad aprire le porte, di mettersi in discussione e coinvolgere le persone con fragilità. Attraverso Tiki-Taka molte hanno aperto le porte e siamo contenti”, commenta il presidente del Brugo, Alberto Mosca.

Tocca invece a Giacomo Terranova presentare le attività della nazionale La Mitica: “Siamo un gruppo di persone che stanno girando tanto e cerchiamo di accettare gli inviti che ci arrivano: facciamo una media di due eventi a weekend, tre questa settimana. Per il resto non facciamo niente di particolare: giriamo gli ospedali perché quando una persona che c’è dentro vede persone che ce l’hanno fatta è una grandissima spinta. Ed è importante cercare di diventare amici con i genitori dei bambini affetti da leucemia, un aspetto fondamentale. La nostra missione è trovare anche un solo donatore di midollo osseo a ogni evento. Questa settimana ne abbiamo trovati tre”.

La Mitica festeggia davanti alla tribuna

Infine, il sindaco Roberto Assi, presente all’avvio dei giochi: “Il senso di quello che si fa, quando si fa sport, quando ci si dona, quando ci si educa non è cercare l’agonismo. Il senso vero è quello di crescere, diventare uomini e donne adulti, liberi. Ed educarsi nelle regole: fate il meglio, cercate di diventare migliori, ma seguendo le regole senza cui c’è disordine”.

La giovane terna arbitrale


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