domenica, Agosto 3, 2025
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Sanità a Brugherio, parola a diversi esperti per fare chiarezza

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Nella mattinata di sabato 24 maggio si è tenuto un incontro presso l’aula Consiliare dal titolo “I tempi di attesa in sanità”, presentato da Gilberto Mari, rappresentante dell’Associazione Brugherio Salute, a cui sono seguiti gli interventi di diversi esperti del settore. Tra questi vi sono: Angelo Butera di ATS Brianza, Maria Giuseppina Marconi e Paolo Monguzzi di ASST Brianza, Cinzia Assi di Brugherio Salute, l’assessore Carlo Nava, il medico di base brugherese Fabrizio Oliva, Davide Bonanno dell’Ordine dei Medici di Monza e in conclusione Pippo Natoli di Cittadinanzattiva.

Mancanza di medici a Brugherio


La mancanza di medici di base è uno dei principali temi della sanità a Brugherio. A farne il punto è il dottor Oliva, che presenta i medici di medicina generale come “il primo punto di incontro per i cittadini”. Spiegando che “per noi una lista d’attesa equivale a un paziente che non può curarsi in tempo”.

Il dottor Oliva evidenzia la tematica legata al “Sovraccarico Operativo del MMG”, in quanto il carico di lavoro del medico di medicina generale sia in costante aumento, arrivando a gestire oltre 50 contatti al giorno. Nell’ultimo anno, il 2024, ha registrato circa 13.000 contatti totali, per una media di 51 persone al giorno, spalmate su 250 giorni lavorativi. Questi dati paragonati con il 2023 rispecchiano un netto aumento del lavoro; due anni fa i contatti si aggiravano intorno ai 9000, per una media giornaliera di 36 persone.

A Brugherio, secondo i dati, mancano addirittura otto medici di base. L’assessore Nava parla di tagli sulla sanità, vista come costo e non come investimento da parte dei decisori politici, che si rifanno a una “gestione trentennale sbagliata”. A questo problema si aggiunge quello relativo alla mancanza di spazi che possano ospitare i medici di base: “Il nostro compito come amministrazione è di essere attrattivi, trovando dei locali”.

La posizione di Cittadinanzattiva


A prendere parola è poi Pippo Natoli, presidente di Cittadinanzattiva, un’associazione a tutela dei diritti delle persone, che ha deciso di farsi carico della situazione legata alla sanità brugherese.

Col progetto Viva Voce andiamo a raccogliere le istanze dei cittadini “Abbiamo intervistato 270 persone, relativamente ai tempi di attesa, il 40% di loro ci ha detto che si è andati oltre il tempo prescritto, mentre un 60% ha trovato soddisfazione. Inoltre vi è una grossa quota (21%) a cui viene cancellata una visita, e questo lascia spiazzato il cittadino. Le modalità in cui devono essere affrontate queste cancellazioni devono essere sempre di più nel rispetto della dignità delle persone”.

Il focus si sposta poi sul decreto liste d’attesa, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 31 luglio 2024, quest’ultimo ha comportato grandi cambiamenti, spiegati da Natoli. “Tra le novità c’è il divieto di bloccare o chiudere le liste d’attesa e la possibilità di sanzioni per l’azienda inadempiente. Se si superano i tempi massimi per visite o esami, suggeriamo di inviare il nostro modulo all’azienda sanitaria di riferimento per chiedere l’individuazione della struttura pubblica o convenzionata in grado di erogare la prestazione di diagnostica o specialistica entro i tempi massimi stabiliti o autorizzare la prestazione in intramoenia senza oneri aggiuntivi oltre al ticket. Serve comunque inserirsi in lista d’attesa, anche se non sono rispettate le condizioni di prescrizione, proprio per dimostrare l’impossibilità di ottenere il diritto, quando si contatterà la Ats successivamente”.
 

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