Come annunciato attraverso un comunicato stampa datato 5 maggio, l’Incontra Giovani di Brugherio è stato chiuso fino a data da destinarsi. La chiusura però, non sarà definitiva. Come si evince dal comunicato, sono diversi i motivi che hanno spinto a tale decisione. “L’imprevedibile instabilità dell’équipe educativa, la reiterata frequentazione di utenti dagli agiti distruttivi, la crescita demografica significativa di giovani con diverse provenienza socio-culturali, hanno configurato la necessità di ripensare il servizio per renderlo conforme alle condizioni reali del disagio attuale di giovani e giovanissimi.”
I motivi della chiusura
L’amministrazione ha espresso la propria volontà di proseguire il contratto con L’Incontra Giovani nel bilancio di dicembre 2024, inserendo, come ogni anno, novanta mila euro per la gestione dell’Incontra Giovani e dell’Informa Giovani, che a differenza del primo comunque continuerà la sua attività, presso Palazzo Ghirlanda.
“La nostra volontà di proseguire è stata dimostrata in quella circostanza, ma dopo un recente incontro con i responsabili, è emerso il bisogno di rivedere il capitolato di quel contratto.” L’obiettivo era quello di immaginare qualcosa di integrativo, rispetto a quanto fatto fino ad ora. Tutto ciò al fine di stare pari passo con i tempi: “Parliamo di un capitolato e un appalto di sei anni fa. Nel frattempo è cambiato il mondo, stavamo già immaginando di effettuare delle migliorie. Ciò non toglie che avevamo inserito a bilancio la cifra per continuare il servizio, è poi venuta fuori all’ultimo questa problematica con l’équipe, che ne ha di fatto sancito la chiusura.”
La situazione creatasi, è quindi anche frutto della mancanza di educatori per l’attività. “Nel momento in cui gli educatori ritengono di fare scelte diverse riguardo il loro destino lavorativo, è chiaro che il Comune non possa trattenere nessuno.” Nell’arco degli ultimi cinque anni, ovvero la durata del contratto, sono state vissute diverse situazioni di questo tipo. “Purtroppo, se questa cosa si verifica nuovamente in scadenza, il Comune non è in condizione di mettere in piedi qualcosa di alternativo in due settimane, per fattori legali e finanziari.”
Decisione entro fine anno
Come specificato dal Sindaco, la situazione che si è creata nelle ultime settimane non è voluta né dal Comune, né dalla biblioteca e né dall’Incontra Giovani. Questa chiusura però, lascia spazio e tempo al Comune di Brugherio per decidere come muoversi e come modernizzare l’attività. “E’ una contingenza che si è creata. In qualche modo, entro la fine dell’anno vedremo come gestire e capiremo cosa serve. Approfondiremo la questione al massimo per riuscire a fornire ai giovani Brugheresi un qualcosa di migliore, in tempi ragionevoli.”
La richiesta del Sindaco ai cittadini è di avere pazienza fino al termine del 2025, quando ci sarà la fine del bilancio. La riapertura immediata, anche se fossero già presenti l’équipe e la cooperativa, sarebbe impossibile, in quanto la procedura richiede tempi specifici. “Immaginare oggi il proseguimento di un’attività interrotta è impossibile, bisogna ripartire da zero. C’è in corso una riflessione importante, ci prenderemo il tempo necessario, ma sono convintissimo che entro la fine del 2025 prenderemo delle decisioni e il prossimo anno procederemo con la riapertura di quello che è un servizio necessario.”
Un nuovo punto di ritrovo
Attualmente, c’è la massima collaborazione tra il Comune e i gestori dell’incontra Giovani, anche per via del proseguimento dell’attività dell’Informa Giovani. L’obiettivo è quindi di arrivare al termine dell’anno con delle chiare decisioni sulla riapertura. Verranno studiate delle formule differenti rispetto a quella precedente. “Sicuramente, rispetto a cinque anni fa, verrà fatto qualcosa per stare a pari passo con i tempi. Sono stati anni rivoluzionari, anche per via del Covid.”
Ci sono situazioni da migliorare, anche in virtù del fatto che sono intervenute troppe volte le forze dell’ordine. “La maggior parte dell’utenza dell’Incontra Giovani era ordinata. C’è stato indubbiamente un lavoro positivo, ma in diverse circostanze c’è stato anche bisogno dell’intervento delle forze dell’ordine. Questo fenomeno si sta verificando con troppa frequenza, vogliamo limitarlo e dare ai giovani un ambiente sano.”