sabato, Agosto 2, 2025
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Il Comune di Brugherio prepara le nuove regole per i social istituzionali

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Con una delibera della Giunta Comunale, il Comune di Brugherio ha ufficializzato l’intenzione di adottare un nuovo regolamento per la gestione dei propri profili social. Un atto di indirizzo che fissa le linee guida per garantire coerenza, sicurezza e trasparenza nella comunicazione digitale dell’ente, anticipando eventuali criticità e formalizzando pratiche già in uso.

Cosa cambia (o si chiarisce) la delibera del Comune di Brugherio


Il regolamento – composto da cinque pagine e scaricabile dal sito del Comune – chiarisce in modo puntuale finalità, destinatari, stile comunicativo e modalità di gestione dei profili social istituzionali del Comune.

I social, si legge nel testo della delibera, non sono spazi di confronto politico né canali per fare segnalazioni o reclami (che vanno indirizzati all’URP), ma strumenti con funzione divulgativa e informativa.

La moderazione dei contenuti è prevista, ma avverrà nel rispetto degli orari di lavoro del personale comunale: i dipendenti incaricati non sono tenuti a intervenire fuori turno, né possono farlo per contratto.

Una delle novità più concrete riguarda anche l’organizzazione interna: l’accesso agli account ufficiali è riservato a un numero ristretto di persone, selezionate per garantire continuità e correttezza nella pubblicazione.

Toni, contenuti e limiti: cosa si può scrivere (e cosa no)


Il Comune, attraverso le voci del Sindaco Roberto Assi e della vice Sindaco Mariele  Benzi, ha sottolineato come la regolamentazione sia arrivata non in risposta a episodi specifici, ma per prevenire usi distorti dei commenti e delle interazioni.

Nessuna censura è mai stata applicata, ribadiscono entrambi. Ogni tanto tra i post compaiono “proposte di mutui, offerte di lavoro o accuse personali ai dipendenti pubblici”, contenuti evidentemente fuori contesto.

Da qui la necessità di chiarire che i social comunali non sono vetrine aperte all’iniziativa privata, né sportelli alternativi ai canali ufficiali. Rimangono attivi i commenti, ma entro limiti di rispetto e pertinenza.

Brugherio in anticipo su un tema nazionale


Il caso di Brugherio si inserisce in un dibattito più ampio che coinvolge l’intera pubblica amministrazione italiana.
Secondo un recente articolo del Corriere della Sera, saranno oltre 16mila i nuovi social media manager richiesti nei prossimi anni da Comuni, Regioni e altri enti pubblici. Un segnale chiaro di quanto la comunicazione digitale sia diventata un’infrastruttura essenziale anche nella PA.

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